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... La Toscana raccontata (senza fretta) da Damiano Andreini
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"Per Venere e per Marte..."

Massa Marittima: sculture della cattedrale

In Toscana e, più in generale in Italia, ad Agosto si va in ferie. Non proprio tutti, per la verità, ma in effetti la maggioranza degli italiani sceglie ancora Agosto per le proprie vacanze.

Allora le città si svuotano, molti negozi rimangono chiusi, gli uffici pubblici procedono a singhiozzo. La consuetudine, tipicamente nostrana, del "Tutti al mare", può creare dunque qualche disagio, ma allo stesso tempo, credetemi, offre anche molti vantaggi: Potrebbe anche accadervi qualcosa di simile a ciò che è successo a me e a un mio amico un dopocena di Agosto dello scorso anno, un'esperienza che della Toscana - in cui siamo nati - ci ha fatto capire molte cose: trovandoci nei pressi di Massa Marittima, una perla della Toscana meridionale, pensammo di fermarci là per qualche minuto, almeno il tempo di rivedere Piazza del Duomo, che - vi assicuro - è uno spettacolo.

Massa Marittima-  The Cathedral<>Massa Marittima - The Cupola

Oltrepassate le mura in direzione del borgo, scorgemmo poco più avanti un gruppetto di anziani "a veglia", seduti in fila su un lato della piccola via che porta al Duomo. All'improvviso uno di loro si alzò dalla sedia e quasi gridando ci intimò di fermarci. «Che c'è?» gli chiesi impietrito, mi rispose: «Porta male!». Sul momento non capii, poi ricordai che un gatto nero ci aveva appena attraversato la strada. Non ci avevamo fatto caso. Ci avvicinammo confessandogli di non credere alle superstizioni, «Nemmeno io..» mi disse, «..ma 'un si sa mai!». Scambiammo ancora qualche parola e appena si accorse che non avevamo fretta ci offrì una sedia, poi ci versò del vino e ci chiese com'era. "Buono", gli risposi, e ci trattenemmo lì fino a tardi.

La conversazione tornò naturalmente sulla buona e cattiva sorte, sui presagi che le annunciano, sui riti propiziatori - alcuni già sentiti, altri che ignoravamo del tutto - legati ad antiche pratiche di magia bianca e nera: miti o verità le cui origini risalgono a un passato antichissimo e che credevamo ormai perdute o relegate a un fatto di mero folclore.

Massa Marittima-  La campana del Castello<>Massa Marittima-  La città

Ci avvertivano, con un fondo di preoccupazione reale, che non si deve mai lasciare il cappello sul letto, né versare per terra l'olio o peggio ancora il sale (sette anni di disgrazia!); lasciare le posate incrociate sul tavolo causerà; una sfortuna minore; terribile è invece udire il canto notturno della civetta, o aver sognato l'acqua, oppure aver fatto qualcosa di importante di martedì; o di venerdì; ("Per Venere e per Marte non si sposa, non si parte, né si dà principio all'arte"); al contrario, dicevano, buona sorte è garantita dall'aver visto di sera un ragno, dal vino versato sulla tovaglia, dagli escrementi che sono segno di denaro.

La tensione crebbe quando qualcuno azzardò il racconto di ben più complessi e talvolta crudeli riti propiziatori, tra cui quello di strappare il cuore di una rondine e darlo da mangiare a un bambino per conferirgli maggiore intelligenza, oppure prendere ancora un cuore (ma di rospo) e infilarci alcuni spilli: servirà a causare forti dolori alla persona odiata. Mi fermo qui, anche se il repertorio che ne emerse fu assai più vasto.

Massa Marittima-  I palazzi privati<>Massa Marittima-  Scultura in piazza

Quando montammo in macchina per andarcene era ormai notte fonda: l'atmosfera silenziosa del paese ormai vuoto, le parole di quei vecchi, il vino che ci aveva accompagnati, tutte quelle suggestioni ci avevano un po' confuso. A distanza di un anno devo però aggiungere che ci avevano anche portato lontano.


Damiano Andreini
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