Quasi del tutto estraneo al mondo dell'arte fino agli studi universitari ma entrato presto in contatto con quello del turismo rurale, ho maturato l'impressione che l'offerta culturale per i visitatori della Toscana sia spesso, purtroppo, sostanzialmente di due tipi: poco esauriente quella di certe guide tascabili; troppo accademica, settoriale e complessa quella reperibile in diverse pubblicazioni che, copertina rigida ed elegante carta patinata, fanno bella mostra di sé nelle vetrine delle librerie nostrane, finendo per rimanervi a lungo prima di essere esposte, a metà prezzo, nei mercatini domenicali...

Lo sviluppo di questo insolito “viaggio" in Toscana è avvenuto in seguito ad alcune riflessioni su come si potesse colmare il "vuoto" di contenuti cui ho accennato.

Nell’idea di offrire un servizio utile a chiunque, per turismo o per curiosità, si affacci alla finestra della Toscana, almeno un aspetto mi è stato chiaro fin dall'inizio: bisognava trovare un modo per comunicare il "senso" della Toscana, della sua storia e della sua gente. Comunicarne i colori, gli odori, i sapori. E farlo con le parole e con il cuore di chi, scrivendo a un amico lontano, vuole renderlo partecipe delle proprie esperienze.

Perché questo titolo? Circa due secoli fa, Johann Wolfgang Goethe viaggiava per l'Italia a piccole tappe per gustare appieno le sensazioni di ogni luogo attraversato e inviava poi lunghe lettere agli amici sulle avventure vissute in quella che definì "la Terra dei limoni", raccogliendo poi tutto il materiale nel celebre Italienische Reise (= Viaggio in Italia).

E' così che, (quasi...) come Goethe, intendiamo muoverci nel nostro "viaggio in Toscana". Lentamente, alla scoperta di opere d'arte, personaggi, borghi, paesaggi, misteri, leggende e ricette della nostra regione. I suoi colori, i suoi odori, i suoi sapori.

Damiano Andreini